Di recente si fa gran parlare di Flipped Classroom, letteralmente “classe rovesciata”. Come spiega Indire l’idea-base è che la lezione diventa compito a casa mentre il tempo in classe è usato per attività collaborative, esperienze, dibattiti e laboratori.
Flipped Classroom: come funziona? Cosa bisogna sapere prima di attuarla? Qual è il ruolo dell’insegnante e quale quello degli studenti?
Nel tempo a casa viene fatto largo uso di video e altre risorse digitali come contenuti da studiare, mentre in classe gli studenti sperimentano, collaborano, svolgono attività laboratoriali. A tutti gli effetti il “flipping” è una metodologia didattica da usare in modo fluido e flessibile, a prescindere dalla disciplina o dal tipo di classe.
È importante che il tempo ‘guadagnato’ in classe grazie al “flipping” venga usato in maniera ottimale e che le risorse utilizzate dallo studente nel tempo a casa siano di qualità elevata, oltre ad essere calibrate sul livello di conoscenza fino a quel momento raggiunto dal giovane. Una libreria di contenuti integrata con video online vagliati in base a qualità e accessibilità è il miglior punto di partenza per ottenere un buon risultato finale.
Il modello è totalmente adattabile al proprio contesto e rappresenta una delle soluzioni per tentare di superare vecchie e sedimentate pratiche e procedure che permangono nel mondo della scuola e che risultano totalmente inadeguate a rispondere alle nuove esigenze dei nostri studenti e, soprattutto, ad accompagnarli a sviluppare competenze.
Tecnica della scuola organizza un corso per approfondire queste tematiche.